La misura della pressione nei manometri digitali avviene mediante sensori che sono caratterizzati tutti dalla capacità di trasformare il segnale meccanico della pressione in un segnale di tipo elettrico.
Esistono differenti tipi di sensore di pressione che si differenziano per il principio di funzionamento. Possiamo distinguere principalmente tre tipi di sensori:
- sensori piezoresistivi
- sensori a film sottile
- sensori a film spesso
- I sensori piezoresistivi sono costituiti da un chip in silicio sul quale vengono posti quattro resistori collegati ad un ponte di Wheaston. La pressione esercitata sul chip provoca una deformazione meccanica del dispositivo.
Questa deformazione provoca una variazione nella conduttività dei quattro resistori trasformando il segnale meccanico in un segnale di tipo elettrico.
Il sensore piezoresistivo è un elemento ad elevata sensibilità, pertanto non può entrare a contatto diretto con il fluido da misurare.
Per questo motivo di solito questi sensori sono posti all’interno di un separatore riempito con olio siliconico.
I sensori piezoresistivi vengono scelti per la loro elevata precisione, per la loro elevata sensibilità che permette la misura di pressioni nel range dei mbar, per la loro capacità di ripetibilità nelle misure. Uno svantaggio è il fatto che sono sensibili ai cambiamenti di temperatura per cui è necessaria una compensazione automatica della stessa. - I sensori a film sottile sono costituiti da un corpo metallico a cui sono applicati quattro resistori collegati ad un ponte di Wheatstone.
Il principio di funzionamento è lo stesso dei sensori piezoresistivi: la pressione deforma il corpo metallico che provoca una variazione nella conduttanza dei resistori con una trasformazione del segnale meccanico in segnale elettrico.
Il corpo metallico, in questo caso non deve essere isolato mediante membrana o fluido di trasmissione è non necessita di compensazione della temperatura. Questo tipo di sensore è in grado di misurare pressioni fino a 8000 bar ma non presenta la stessa sensibilità dei sensori piezoresistivi non essendo in grado di misurare pressioni basse. Infine, i sensori a film sottile presentano una elevata accuratezza e una grande stabilità nel tempo, ma risultano essere più costosi rispetto agli altri tipi di sensori. - Nei sensori a film spesso, il corpo del sensore è costituito da un unico materiale, ovvero da ossido di alluminio o ceramica. La ceramica conferisce a questi sensori una elevata stabilità e una particolare resistenza alla corrosione. Come i sensori a film sottile, i sensori a film spesso non necessitano di compensazione della temperatura né di separatore. Questo tipo di sensore non si presta alla misura di pressione dinamiche e non è in grado di misurare pressioni sopra i 400 bar.
In conclusione, i sensori di pressione nei menometri digitali sono tutti caratterizzati da una elevata precisione, il che li rende a datti a misure di laboratorio o di controllo di altri tipi di manometri.